Nel 2022 abbiamo iniziato la collaborazione con la Clinica Beato Matteo di Vigevano.
È stato infatti realizzato un percorso delimitato con dei parapetti su di una copertura piana accessibile grazie a una scala a gabbia anch'essa da noi installata.
E' stata così creata una zona protetta per andare a manutenere le macchine della climatizzazione di una parte dell'ospedale.
Da allora collaborazioni come questa hanno dato vita a lavori che possono essere considerati dei veri e propri casi studio.
Di seguito l’ultimo intervento effettuato che ha presentato 3 criticità differenti: in particolare l’ultima è stata risolta grazie un vero e proprio lavoro su misura, una soluzione già esistente ma studiata e riadattata a questa particolare situazione per garantire che venissero rispettati tutti i requisiti di sicurezza necessari.
Installazione sistemi anticaduta dell’Istituto Beato Matteo Vigevano
Recentemente, a seguito dell’evento climatico estremo che a fine agosto ha colpito la Lomellina, siamo stati ricontattati per mettere in sicurezza le 3 coperture inclinate dell’Istituto che erano state colpite dalla tromba d'aria.
I responsabili della clinica Beato Matteo di Vigevano si sono trovati nella difficoltà di effettuare le riparazioni e quindi di avere la necessità di installare sistemi anticaduta che potessero aiutarli nella manutenzione ordinaria e straordinaria delle coperture stesse.
Le coperture totali erano appunto tre: in una di queste avevamo un'ulteriore difficoltà che era quella degli evacuatori di fumo, praticamente posizionati sul colmo della copertura e cioè esattamente dove avremmo dovuto posizionare i pali e di conseguenza la fune della linea vita.
Quindi, mentre in due coperture siamo riusciti a posizionare le carpenterie nella posizione centrale come volevamo, in una di queste abbiamo dovuto posizionarla leggermente laterale modificando quindi i cavi di controventatura.
Una di queste coperture aveva inoltre una porzione di sottotetto alta soltanto 1.45 mt quindi anche il fissaggio delle carpenterie è stato davvero poco agevole sia per la posizione nella quale bisognava avanzare per raggiungerla, sia perché costretti a lavorare accovacciati.
Arrivare al punto interessato e fissare le carpenterie è risultato davvero problematico... ma non ci ha impedito di completare con successo il lavoro.
Coperture con struttura inadeguata per i sistemi anticaduta: la vera difficoltà di questo intervento
La terza difficoltà incontrata è quella che però merita una spiegazione approfondita dell’intervento della squadra di Tecnoliving.
La complessità è stata dovuta al fatto che le coperture erano molto vecchie, e la struttura assolutamente inadeguata a ospitare un sistema anticaduta perché la stessa era formata da paradelle sottili che non permettevano il fissaggio degli ancoraggi e non avrebbero sicuramente resistito a un’eventuale caduta di un operatore e quindi all'eventuale strappo.
Inoltre, anche le porzioni delle pavimentazioni al di sotto della copertura non erano uniformi e quindi non in tutti i punti era garantita la resistenza necessaria.
Abbiamo quindi dovuto pensare a una carpenteria strutturale ancorata nella soletta portante al di sotto delle coperture e che fosse abbastanza lunga da permettere ai pali di sporgere dalla copertura. Allo stesso tempo queste carpenterie dovevano essere controventate in punti ben precisi con l'aiuto di alcuni tiranti per poter resistere all’eventuale sollecitazione della caduta di un operatore.
La positiva risoluzione dell’intervento: carpenterie e cavi creati ad hoc
Abbiamo provveduto a fare dei saggi per valutare la tenuta della soletta di ancoraggio e abbiamo poi fatto realizzato delle carpenterie su misura appositamente studiate per questo cantiere valutando attentamente i punti dove poterci fissare con ancorante chimico e barre filettate.
Queste carpenterie erano dotate di una base spessa 1 cm fissata alla soletta e di uno scatolato di alto spessore telescopico che arrivava fino al di sotto del manto di tegole.
In sommità veniva fissato il palo della linea vita tramite una piastra e rispettiva contropiastra risultando esteticamente identica a una classica linea vita.
La perplessità sulla tenuta di una carpenteria così lunga.
Il problema era l’altezza della carpenteria telescopica: quasi 2 metri e mezzo da terra alla piastra sotto copertura con un conseguente braccio di leva molto importante.
La soluzione al problema per i pali
In sommità, alla base dell'attacco del palo, quindi dove finisce la carpenteria e inizia il palo della linea vita, abbiamo fissato degli ancoraggi a golfare e abbiamo passato dei cavi d'acciaio fissandoli su quattro fronti, quindi sui quattro lati, e li abbiamo tensionati in egual modo con un tednitore dopo averli fissati a terra.
Questi quattro tiranti nei quattro lati della carpenteria hanno fatto in modo che qualsiasi forza solleciti il palo venga bilanciata dal cavo di corrispondenza contraria: tirando a destra reagisce il cavo di sinistra e così via.
La soluzione al problema per i ganci
Anche i ganci di percorso o antipendolo, a seconda della funzione che hanno, non si potevano fissare sulla struttura di legno perché poco resistente costringendoci a realizzare cavi e cavetti d’acciaio su misura per riuscire ad ancorarli alla soletta sottostante.
Una volta fissate le carpenterie e i tiranti in tutte e tre le coperture abbiamo provveduto a montare le funi da un palo all'altro, ed effettuato le prove di trazione verificando che tutti gli ancoraggi resistessero.
Se anche tu hai necessità di un intervento di messa in sicurezza di un tetto o una copertura, anche in una situazione che sembra impossibile o quantomeno molto complicata, non esitare a contattarci.
Tecnoliving troverà sempre la soluzione più adeguata al tipo di intervento richiesto.
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